La Hypermotard 1100EVO SP ha le pedane con profilo in metallo seghettato per aumentare la presa dello
stivale in condizioni estreme e una protezione in Teflon sotto ciascuna pedana per le ‘pieghe’ estreme.
Ducati fornisce inoltre un inserto di gomma per i piloti che preferiscono coprire il bordo seghettato
aumentando così il comfort.
Per migliorare il controllo, il manubrio in lega leggera a sezione variabile presenta colonnette sotto manubrio
spessorate di 20mm che consentono di variare la posizione di guida adattandola alle condizioni più estreme.
I cavallotti sono con finitura in nero così come la forcella Marzocchi, le piastre forcella inferiore e superiore,
le pedane pilota e le piastre portapedane, la protezione valvola scarico, il telaietto posteriore e la flangia
porta corona.
Il parafango posteriore in fibra di carbonio fa parte della dotazione standard e si trova già montato sulla
moto, sottolineando ulteriormente il carattere estremo della SP e assicurando la protezione per il gruppo
sospensioni posteriori Öhlins. Questo materiale composito ad alta tecnologia è utilizzato anche per i
parasteli della forcella, i copricinghia, il parafango anteriore e i fianchetti laterali.
La Hypermotard 1100EVO SP è disponibile in due ardite colorazioni Ducati Corse caratterizzate dal tema del
bianco o del rosso, che ne sottolineano lo spirito competitivo.
La livrea sul tema del bianco prevede il serbatoio bianco con una sottile riga rossa e la grafica Ducati in
rosso, a contrasto con la cover laterale nera. La parte frontale è bianca con un’ampia fascia rossa centrale
sul becco e una sottile riga nera tutto intorno alla carena. Il codino bianco propone sempre l’ampia fascia
rossa nella zona centrale.
La colorazione sul tema del rosso prevede il serbatoio rosso con una sottile riga bianca e grafica Ducati in
bianco, a contrasto con la cover laterale nera. La carena del gruppo ottico anteriore e il becco sono di colore
rosso e ripropongono l’ampia fascia bianca centrale sul becco e una sottile riga bianca tutto intorno alla
carena. Il codino è rosso con fascia bianca centrale.
Entrambe le colorazioni prevedono il Telaio a Traliccio in rosso con cerchi neri e con il logo Ducati Corse
orgogliosamente esposto sul “becco” anteriore della Hypermotard.
Il Ducati Data Analyser (DDA), comprensivo di software per PC, scheda USB per il recupero dati e
istruzioni, fa parte della dotazione standard della 1100EVO SP. I proprietari saranno in grado di esaminare e
analizzare le prestazioni della moto e del pilota, e di effettuare confronti tra diversi canali informativi.
Il sistema registra dati provenienti da vari canali, tra cui apertura del gas, velocità del mezzo, regime del
motore, temperatura del motore, distanza percorsa, giri e tempi sul giro. Il sistema calcola inoltre
automaticamente i dati relativi al regime del motore e velocità del mezzo, in modo da mostrare anche la
selezione delle marce come ulteriore canale informativo. Al termine di un giro in moto o di una sessione in
pista, sarà possibile scaricare fino a 4mb di dati, per confrontare, analizzare ed esaminare, come avviene in
MotoGP o in SBK, le prestazioni del pilota e della sua Hypermotard.
Quando il prototipo della Hypermotard fu mostrato per la prima volta al Salone di Milano diede vita ad nuovo
segmento che univa la perfezione delle moto sportive con lo spirito minimalista delle supermotard. Tuttavia,
in Ducati, alcuni nutrivano dei dubbi sul concetto iniziale di Hypermotard non essendo certi che il mercato
fosse pronto per l’arrivo di questa tipologia di moto.
Malgrado tali riserve, lo sviluppo del progetto continuò, con la convinzione di voler creare una moto con una
posizione di guida eretta in grado di assicurare la stessa controllabilità di una “dirtbike” equipaggiandola
però con un motore diverso dal solito monocilindrico. I designer di Ducati apprezzavano l’idea di un telaio
snello, rigido e agile ma non il fatto che il suo design, ideato per l’uso in fuoristrada, potesse rappresentare
un compromesso nell’uso stradale. Fu così che i progettisti Ducati si impegnarono a creare una moto che
associasse l’agilità, la precisione e la leggerezza di una supermotard alle raffinate caratteristiche delle
sportive Ducati spinte dal potente e carismatico Bicilindrico a L. Quei progettisti stavano disegnando il
futuro…
Con il passare dei giorni, in Ducati si cominciò a parlare sempre più insistentemente di un prototipo ormai
definitivo e la reazione di coloro che ebbero occasione di vederlo fu unanime: "Con questo dobbiamo
andare in produzione!". C’era un modo per verificare la risposta del mercato: presentarlo al Salone di Milano
2005 come prototipo, e poi condurre un sondaggio via Internet.
Ducati, dopo la presentazione del nuovo “concept” all’EICMA di Milano e dopo aver ricevuto consensi e
approvazioni decide, come già avvenuto in passato per altri modelli di moto, di coinvolgere i propri fan
lanciando un sondaggio tramite il proprio sito.
Ben 15.000 persone parteciparono al sondaggio di Ducati.com, e oltre il 50% chiese alla casa di Borgo
Panigale di mettere in produzione la Hypermotard esattamente come era stata mostrata al Salone.
Ducati, però, era seriamente intenzionata ad utilizzare il feed-back fornito dagli appassionati, e decise
dunque di prendersi del tempo per esaminare le migliaia di suggerimenti e richieste dei propri fan, con
l’intento di integrare alcune di queste indicazioni nel progetto finale destinato alla produzione (tra cui quella
di montare un doppio disco freno all’anteriore invece del monodisco del prototipo).
L’innovativa Hypermotard ha generato una nuova, esaltante categoria ‘cross-over’: il piacere puro della
guida è stato reinventato grazie ad una moto pratica e versatile, ideale per l’uso quotidiano. Un concetto
immediatamente compreso e adottato con divertimento dai motociclisti che amano l’emozione.
Ancora una volta Ducati, come già accaduto in passato, ha infranto gli schemi tradizionali del panorama
motociclismo, inventando un segmento di moto innovativo.
Novembre 2005: al Salone Internazionale del Motociclo (EICMA) viene mostrato il primo prototipo della
Hypermotard. La nuova moto viene votata dai visitatori 'La moto più bella del Salone'.
Novembre 2006: l’Hypermotard 1100 e 1100 S vengono presentate al Salone Internazionale del Motociclo
di Milano nella loro versione finale.
Maggio 2007: le versioni Hypermotard 1100 e 1100 S vengono presentate alla stampa internazionale e
contestualmente arrivano sul mercato come anteprime del Model Year 2008.
Novembre 2008: l’Hypermotard 1100 Model Year 2009 è aggiornata con una nuova colorazione bianco
perla. Mentre l’ Hypermotard 1100 S viene proposto anche nel colore nero e con il kit DDA compreso nella
dotazione standard. L’Hypermotard 1100 S vince il Pike’s Peak International Hill Climb, in Colorado
(categoria 1200cc).
Ottobre 2009: l’Hypermotard non identifica più un solo modello di moto ma diventa una vera e propria
famiglia di prodotti grazie all’introduzione della nuova Hypermotard 796, anticipazione del Model Year 2010.
Novembre 2009: la famiglia cresce. Al Salone di Milano vengono presentati i nuovi modelli Hypermotard
1100EVO e Hypermotard 1100EVO SP.
Ottobre 2010: a INTERMOT 2010, il Salone del Motociclo di Cologna, vengono presentate Hypermotard
796, 1100EVO e 1100EVO SP Model Year 2011
Il nuovo, rivoluzionario Ducati DIAVEL è il frutto di decenni di esperienza nel campo dei motori bicilindrici, e associa allo stile squisitamente italiano la competenza tecnica da campioni del mondo che ha consentito alla casa costruttrice bolognese di allargare gli orizzonti dell’ingegneria motociclistica mondiale.
Estetica custom, tecnologia avanzatissima, design innovativo e piacere di guida straordinario: tutte queste caratteristiche si ritrovano perfettamente armonizzate nel DIAVEL, una moto che darà forma al futuro, una moto costruita da persone che hanno conquistato sul campo il diritto di cambiare le regole.
Di grande presenza, il DIAVEL domina la strada pur rimanendo leggero e agile come tutti i modelli Ducati, portando il rapporto pilota/moto, sempre improntato al massimo comfort, a livelli mai raggiunti prima. Per gli appassionati di tecnologia, i sistemi ABS, Ducati Traction Control e i Riding Mode Ducati offrono un’esperienza di guida raffinata e al tempo stesso sicura, mentre il look affascinante e i 162CV di pura potenza Ducati fanno del DIAVEL una lifestyle motorcycle comoda e sportiva, che esce dal sogno di molto motociclisti per diventare realtà.
Potenza e stile non si sono mai armonizzati con tanta esaltante precisione. Lo pneumatico posteriore da 240mm appositamente costruito offre, insieme alla famosa tecnologia ciclistica Ducati, livelli di maneggevolezza e angoli di piega che sfidano le leggi della fisica, sia sui tornanti di montagna che in viaggio o nel traffico di città.
La rivoluzionaria ultima nata di casa Ducati è disponibile in due versioni: Il nuovissimo modello DIAVEL e l’ammiraglia DIAVEL Carbon, con il suo stimolante mix di caratteristiche estetiche e prestazionali grazie all’uso di componenti che vanno dalla carena in carbonio agli esclusivi cerchi Marchesini forgiati e lavorati alla macchina.
Fari e indicatori
Sul DIAVEL, l’illuminazione degli indicatori di direzione e della luce freno posteriore è affidata a due strisce verticali di LED trasparenti. Le strisce seguono l’esatto profilo delle cover sottosella, assicurando la massima visibilità del retrotreno e preservando nello stesso tempo le linee pulite della moto. Gli indicatori di direzione anteriori sono formati da strisce di LED con lente trasparente, montati verticalmente lungo il bordo anteriore dei pararadiatori laterali.
Il proiettore anteriore, che attribuisce al DIAVEL un inconfondibile tocco Ducati, è supportato da un involucro esterno in alluminio. I fari abbaglianti e anabbaglianti utilizzano doppi riflettori per illuminare la strada, mentre le luci di posizione, formate da una striscia orizzontale di LED, garantiscono una visibilità ideale.
Portatarga innovativo
L’utilizzo di una doppia striscia di LED multifunzione per l’illuminazione posteriore del DIAVEL ha richiesto una soluzione innovativa per il supporto del gruppo targa. L’esclusivo design prevede supporti che, dal mozzo posteriore del forcellone monobraccio, proseguono in un'elegante struttura tubolare che abbraccia lo pneumatico posteriore da 240mm, consentendo il montaggio in posizione centrale del portatarga. La struttura comprende un punto di alimentazione ben occultato per fornire alla targa illuminazione LED dedicata, evitando di dover far affidamento sulle luci posteriori e creando una zona retrosella elegante e pulita.
Comfort per Pilota e Passeggero
La doppia sella del DIAVEL è ampia, confortevole ed esteticamente piacevole perché perfettamente integrata nelle linee fluide della moto. Con un’altezza di soli 770mm, offre inoltre una delle sedute più basse della gamma Ducati. Il posizionamento della sella, insieme all'assetto ribassato, consentono al pilota di appoggiare entrambi i piedi saldamente a terra, migliorando la sicurezza a moto ferma. La dotazione standard comprende inoltre un bellissimo coprisella monoposto, facile da smontare, che per il modello DIAVEL Carbon è realizzato in carbonio.
I passeggeri del DIAVEL apprezzeranno le snelle pedane per il passeggero, ingegnosamente richiudibili nel telaietto posteriore, e l'innovativo gruppo maniglia a T, estraibile dalla parte posteriore della sella. Il gruppo maniglia, comandato da un meccanismo posizionato sotto la sella, offre comfort e sicurezza al passeggero, e una volta in posizione chiusa, si integra perfettamente con le linee del codino. Entrambi questi componenti, pensati per il benessere del passeggero, sono realizzati in alluminio forgiato e sottoposti a pallinatura, per esaltarne robustezza e omogeneità prima dell’elegante trattamento di finitura anodizzata nera, che li rende praticamente invisibili in posizione chiusa.
Serbatoio e Prese d’Aria
Il serbatoio da 17 litri del DIAVEL fa parte integrante del design della moto. La sua linea ampia e allungata si estende dal gruppo ottico anteriore alla sella, fino a scomparire nel telaietto posteriore suggerendo grande continuità estetica. Se il punto focale del serbatoio è il display ad alta risoluzione, il rivestimento in acciaio e le cover laterali ben scolpite sottolineano l’immagine di solidità del DIAVEL e il look ad alta tecnologia del DIAVEL Carbon.
Frontalmente su entrambi i lati del serbatoio si trovano le ampie prese d'aria, realizzate in alluminio, che alimentano l'airbox di grandi dimensioni del motore. Con il loro design altamente funzionale, esse contribuiscono ai 162CV prodotti dal propulsore Testastretta 11° DIAVEL.
Comandi
Il manubrio del DIAVEL è costruito e predisposto per incrementare il comfort e il controllo da parte del pilota. Grazie al manubrio largo a sezione variabile con le nuove pompe radiali integrate per freni e frizione Brembo, customizzate e complete di tappi dei serbatoi fresati, l’estetica è pulita e minimalista mentre gli eleganti specchietti con supporti in alluminio forgiato offrono ampia visibilità posteriore.
L’innovativo blocchetto elettrico Ducati, dal look minimalista grazie a involucri compatti che contengono pulsanti e comandi facili da usare, è dotato di un’esclusiva ‘sicura’ che protegge l’interruttore di avviamento quando si preme il pulsante di spegnimento del motore. Il pulsante di arresto indicatori funge anche da comando di scorrimento e selezione semplice e rapida dei Riding Mode, mentre gli interruttori posti al di sopra e al di sotto di questo pulsante servono a ‘navigare’ all’interno del nuovo quadro comandi ad alta risoluzione.
Colorazioni
Il DIAVEL è disponibile nel tradizionale Rosso Ducati con telaio rosso e ruote nere, o nella sofisticata colorazione pearl white e nero metallizzato con telaio nero e ruote nere. Il DIAVEL Carbon è disponibile nelle bellissime colorazioni “red carbon” (rosso lucido su trama matte carbon) con telaio rosso, o “black carbon” (trama carbon nero lucido e matte black) con telaio nero. Entrambe le livree DIAVEL Carbon sono completate da cerchi neri, lavorati al tornio e alla fresa per svelare l’alluminio naturale sottostante.