Ciclistica di riferimento
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09/11/2010
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Con soli 169 kg di peso a secco per lo Streetfighter e 167 kg per la versione S, questo gioiello Ducati
vanta il miglior rapporto peso/potenza della sua categoria. Lo Streetfighter è caratterizzato da grande
maneggevolezza e da un avantreno incollato a terra. Il Telaio a traliccio, appositamente studiato per questo
modello, è caratterizzato da un’inclinazione del cannotto di 25,6° rispetto ai 24,5° della Superbike, mentre al
posteriore il forcellone monobraccio, allungato di 35mm (rispetto alla Superbike), garantisce in ogni
condizione un’accelerazione senza compromessi. Per lo scultoreo forcellone in alluminio anodizzato nero
è stata utilizzata la stessa doppia tecnica costruttiva applicata ai modelli Superbike.
Tecnica costruttiva più “muscolosa” anche per la base di sterzo a tre viti. Conformata ad ala di gabbiano per
incrementare la robustezza e la rigidezza, stringe in una morsa i foderi della forcella, trasmettendo grande
sicurezza e solidità al manubrio nei cambi di direzione veloci. L’angolo di inclinazione del cannotto,
l’interasse allungato e l’ammortizzatore di sterzo trasversale offrono stabilità anche nelle accelerazioni
estreme che l’incredibile coppia del Bicilindrico a L Ducati è in grado di offrire.
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Sospensioni
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09/11/2010
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Lo Streetfighter è equipaggiato con una forcella Showa da 43mm interamente regolabile, e al posteriore
con un mono-ammortizzatore Showa completamente regolabile che conferiscono alla moto una
straordinaria agilità e al tempo stesso grande feeling e sicurezza per il pilota.
La forcella è dotata di attacchi radiali per le pinze dei freni, con precarico della molla e freno idraulico in
compressione ed estensione completamente regolabili. Al retrotreno, il mono-ammortizzatore Showa
sfrutta un cinematismo progressivo ed è anch’esso completamente regolabile nel precarico molla e freno
idraulico in compressione ed estensione.
Ancora più estreme le caratteristiche tecniche dello Streetfighter S, con forcella Öhlins da 43mm di
derivazione Superbike e dotata di steli con rivestimento TiN ad attrito ridotto. La forcella, con il precarico della molla regolabile e la possibilità di una precisa regolazione del freno idraulico in compressione ed
estensione, assicura per la versione S un feeling e una precisione di guida superiori alla media.
Al retrotreno della versione S è montato un mono-ammortizzatore Öhlins dalle specifiche elevatissime,
con pre-carico della molla completamente regolabile e possibilità di regolare con estrema precisione il freno
in compressione ed estensione. Il mono è inoltre dotato di contromolla che migliora la guida aiutando a
mantenere il pneumatico posteriore a contatto con l’asfalto anche in condizioni estreme.
I modelli Streetfighter e Streetfighter S hanno ereditato dalla famiglia Superbike la grande cura per ogni
dettaglio in fatto di prestazioni: entrambi sono dotati di regolazione dell’altezza del retrotreno a seconda
delle impostazioni personalizzate del precarico molla.
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Cerchi
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09/11/2010
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I cerchi a 10 razze in alluminio contribuiscono a ridurre il peso globale del veicolo, ma soprattutto a ridurre
le “masse non sospese” ovvero la massa di tutti i componenti che si trovano tra le sospensioni e il manto
stradale (ruote, pneumatici, dischi e pinze dei freni, ecc). In rotazione, a causa dell’effetto giroscopico,
questa massa riduce la maneggevolezza del veicolo.
La riduzione del peso è ancora più marcata sullo Streetfighter S, che monta cerchi Marchesini a 5 razze
a Y, sempre in alluminio, ma forgiati e lavorati di macchina utensile.
I cerchi sono nella tonalità grigio grafite sullo Streetfighter mentre sul modello S per il Model Year 2011
diventano di colore nero. Entrambi i modelli sono equipaggiati con pneumatici Pirelli Diablo Corse III.
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Freni
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09/11/2010
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Entrambe le versioni dello Streetfighter (base ed S) utilizzano la potente tecnologia frenante offerta dalle
pinze Monoblocco Brembo. Queste pinze, lavorate da un singolo blocco in lega di alluminio, garantiscono
maggior rigidezza e maggior resistenza alla deformazione nelle frenate più estreme. Il risultato è, non solo
una potenza frenante spettacolare, ma anche una maggiore precisione e sensibilità alla leva del freno. Le
doppie pinze Monoblocco hanno ciascuna 4 pistoncini da 34mm che lavorano su dischi sovradimensionati
da 330mm, garantendo un’eccezionale efficienza frenante. Il peso dei dischi è stato contenuto al massimo
grazie a superfici frenanti strette di tipo racing.
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Potenza stupefacente
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09/11/2010
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Il motore 1098 Testastretta Evoluzione non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Dopo il suo debutto nel
2007, è stato utilizzato come base per i motori che hanno consentito a Ducati di aggiudicarsi i titoli Mondiali
Superstock e Superbike, battendo di misura la concorrenza. Oggi questo motore, con il suo grande
alesaggio, corsa corta e coppia incredibile, spinge la naked Ducati più estrema con risultati altrettanto
straordinari.
Con 11.7kgm di coppia e 155CV (114kW), la stupefacente potenza del propulsore dello Streetfighter non
teme rivali tra le sportive naked. Il motore Desmodromico Testastretta Evoluzione a 4 valvole per cilindro
offre il miglior rapporto potenza/peso e il miglior rapporto coppia/peso della sua categoria.
Tra gli elementi distintivi che denotano la massima attenzione e cura dei dettagli spiccano le cartelle
copricinghia e il coperchio della frizione a secco in magnesio caratterizzati da un design accurato e la nuova
colorazione nera per i coperchi esterni e grigio “carbon” per i carter che applicano la stessa tecnologia di
riduzione del peso utilizzata per il 1198.
Il processo di pressofusione sotto vuoto utilizzato per il carter del motore permette di realizzare spessori
di parete ridotti, garantendo caratteristiche meccaniche molto elevate grazie ad un getto privo di difetti.
Il motore da 1099cc, che utilizza l’angolo di inclinazione delle valvole tipico del Testastretta Evoluzione,
condotti di aspirazione rettilinei e una camera di combustione di speciale geometria, “respira” grazie a corpi
farfallati ellittici derivati dalla MotoGP e valvole di grande diametro, fornendo un’erogazione di coppia
incredibile. Il cambio a sei velocità e la frizione a secco di ispirazione racing creano un pacchetto
trasmissione in grado di erogare 155CV con la massima efficienza.
Il propulsore dello Streetfighter è protetto dai doppi radiatori dell’acqua, incurvati nel più puro stile naked
per ottenere massime prestazioni e un incredibile impatto estetico. Il radiatore superiore caratterizzato da
un nuova cover di colore nero, è assistito da ventole elettriche di peso ridotto e portata elevata, mentre
quello inferiore è posizionato di fronte al puntale che contiene anche uno scambiatore di calore acqua-olio
ad alta efficienza.
Con i suoi motori bicilindrici ad alte prestazioni, Ducati ha accumulato più esperienza e successi di ogni altro
costruttore: il Bicilindrico a L raffreddato ad aria rimane pertanto un elemento centrale della filosofia
motociclistica della casa bolognese. L’esperienza Ducati, sommata al costante investimento sulla qualità
derivante dalla progettazione, dai materiali avanzati e dalla tecnica ingegneristica, ha portato a 12.000km
l’intervallo di tempo tra una manutenzione e l’altra.
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Silenziatori
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09/11/2010
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L’impianto di scarico sovradimensionato dello Streetfighter, progettato secondo una configurazione 2-1-2, è
stato costruito in acciaio dello spessore di 1mm per ridurre il peso, con condotti di diametro di 58 e
63,5mm. L’impianto è dotato di due sonde lambda per garantire la perfetta combustione in entrambi i
cilindri e di una valvola allo scarico, controllata elettronicamente, per migliorare la risposta ai regimi
medio/bassi.
I silenziatori “a cannone”, sovrapposti verticalmente, sfoggiano le stesse finiture della famiglia Superbike:
acciaio spazzolato per lo Streetfighter e acciaio spazzolato nero per lo Streetfighter S, entrambi in grado di
diffondere l’inconfondibile voce del motore Ducati Bicilindrico a L, sinonimo di nuda potenza Desmo.
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Gruppo ottico
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09/11/2010
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Lo Streetfighter mostra al mondo la sua “faccia” attraverso un gruppo ottico dal look aggressivo
che non lascia dubbi sul carattere di questa moto. Se la sorgente luminosa principale e la struttura
multiriflettente garantiscono un’illuminazione potente che squarcia il buio, sono le due originalissime e
caratterizzanti strisce di LED, che fungono da luci di posizione, a conferire a questa moto la sua
carismatica, inconfondibile identità.
In linea con il design pulito e raffinato, gli indicatori di direzione, con lenti trasparenti e lampadine colorate,
sono ben integrati, mentre il gruppo ottico posteriore a LED è ben inserito nel profilo del codone,
garantendo un’efficace illuminazione senza intaccare le linee eleganti del retrotreno alto e affilato.
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