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Un saluto ormai dimenticato
Di 3Millennium (del 17/07/2007 @ 15:33:13, in Varie moto, linkato 335 volte)
Purtroppo sempre più raramente, capita di vedere dei motociclisti che, mentre cavalcano fieri la strada di turno, trovano il tempo di alzare due dita o un piede per salutare "l'amico" che giunge dalla parte opposta.

Tutti amici, tutti legati da un unica passione, un cuore che pulsa per un solo motivo: le due ruote!
Ad oggi, quel saluto, rappresenta qualche cosa di più di un semplice gesto abituale, rappresenta un modo di esistere, un modo di pensare, un modo di vivere.

Ma da dove deriva questo gesto? pare che il gesto risalga al tempo in cui i cavalieri cavalcavano ancora un sol cavallo per volta e in carne ed ossa...ben lontano dai bolidi che possiamo cavalcare noi ; - )
La leggenda narra infatti di un cavaliere solitario di ritorno da una crociata, in sella al suo destriero da non si sa quanti giorni, che percorreva in salita un sentiero di montagna in una tranquilla giornata di sole. In alcuni tratti egli godeva nello spronare il suo cavallo per sentire il vento attraverso le fessure della sua armatura per poi rallentare e godersi i rumori del bosco che attraversava. Intanto più in alto e più in là verso l'orizzonte si scorgevano già le torri del castello dove stava facendo ritorno.
Quand'ecco scorgere in lontananza ed in direzione contraria la figura di un altro cavaliere che si avvicinava anch'egli felice. Quando i due si incrociarono, quello proveniente dal castello, sollevò la mano destra e con l'indice ed il medio disposti a "V" salutò il cavaliere di ritorno il quale, non ricambiò il saluto...
Il cavaliere di ritorno dal castello era diventato l'amante della principessa in assenza del cavaliere partito per la crociata.
Ecco quindi come è giunto fino a noi, cavalieri di oggi, il gesto di salutarsi con le classiche dita a "V", poiché quello che non saluta, automaticamente impersonifica il cavalier cornuto...

Il Mito vuole che il classico saluto a “v”, che si effettua alzando indice e medio della mano sinistra quando scorgiamo una moto in direzione opposta alla nostra, sia originato da questa storia. Verità o leggenda, a noi non interessa: la storia ha il suo fascino così, sia essa inventata o abbia un fondo di realtà.