Il motore Desmodue 1100 Evoluzione
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09/11/2010
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Il leggerissimo Bicilindrico a L rappresenta il vertice dell’evoluzione ultratrentennale dei motori Desmo
raffreddati ad aria. La sua generosa erogazione di coppia ha entusiasmato i motociclisti di tutto il mondo.
Questa stupefacente versione che da’ anche il nome alla Hypermotard 1100EVO, costituisce il propulsore
perfetto per l’Hypermotard 1100.
Il motore Desmodue Evoluzione da 1100cc utilizza un alesaggio e corsa da 98x71,5mm e le tante migliorie
apportate, hanno consentito di incrementare la potenza a 95CV (69,9kW) a 7500giri/min con 10,5kgm (76lbft)
di coppia a 5750giri/min, esaltando l’erogazione lungo l’intero arco, dal rantolo dei bassi regimi fino
all’urlo armonioso del limitatore dei giri.
I carter del motore 1100 sono ottenuti per pressofusione sotto vuoto applicando la stessa tecnologia
Vacural® già utilizzata per i motori alleggeriti delle Superbike: questo processo, oltre a consentire una
significativa riduzione del peso mediante una diminuzione degli spessori, permette di garantire le stesse
caratteristiche di resistenza meccanica.
I carter, tuttavia, rappresentano solo la fase iniziale dell’evoluzione. Oltre al coperchio alternatore realizzato
in magnesio, la versione 1100 presenta un volano più leggero derivato da quello dell’848 Superbike. Per
ottenere un’ulteriore riduzione del peso, è stato alleggerito il gruppo generatore mediante l’utilizzo di
magneti in terre rare. Il risultato è un’incredibile riduzione del peso del motore pari a 5,2kg (11.5lb), che ha
contribuito a rendere la Hypermotard 1100EVO ancora più agile.
Gli incrementi di potenza sono il risultato dell’evoluzione della parte termica del motore Desmodue. Nella
testa non solo è stata migliorata l’efficienza di raffreddamento mediante la riprogettazione del circuito
dell’olio ma utilizza anche condotti di aspirazione ridisegnati per ottimizzare i coefficienti di efflusso e una
camera di combustione con conformazione modificata per ottimizzare il rendimento del motore. La migliore
efficienza di combustione, un rapporto di compressione più elevato e l’elettronica di controllo motore
Siemens, hanno permesso inoltre il passaggio all’accensione ad una singola candela per cilindro.
Le curve di alzata valvole sono state progettate permettendo di ottenere, a parità di diametro valvola,
maggiori alzate massimizzando il rendimento volumetrico.
Le incredibili prestazioni delle valvole del motore Desmodue sono possibili solo grazie all’esclusivo sistema
Desmodromico di Ducati, secondo il quale la chiusura delle valvole viene comandata meccanicamente. Ai
regimi più elevati, le valvole non riuscirebbero a seguire i profili di chiusura spinti delle camme se si
affidassero ad una comune molla: nel sistema Desmo, invece, la valvola viene chiusa meccanicamente con
precisione pari a quella della fase di apertura, consentendo profili delle camme più spinti e fasature
‘estreme’. Questo sistema viene utilizzato per tutti i motori Ducati, compresi quelli montati sulle Superbike e
Desmosedici MotoGP vittoriose nei campionati del mondo.
In sintonia con il suo carattere estremo, anche la Hypermotard 1100 utilizza la frizione ‘a secco’ di tipo
racing, la scelta preferenziale di migliaia di Ducatisti di tutto il mondo. I coperchi della frizione e
dell’alternatore sfoggiano una finitura grigio carbon nel modello 1100EVO e oro nel modello 1100EVO SP.
Per proteggere l’erogazione di potenza della Hypermotard 1100EVO sia durante la guida fuori città che nel
traffico cittadino, con i suoi continui arresti e partenze, è stato utilizzato un radiatore olio estremamente
efficiente. L’impianto di scarico di tipo 2-1-2 , conforme alle norme Euro3, viene gestito da una doppia sonda
lambda per garantire un’iniezione più efficiente in ogni condizione. L’impianto termina con i peculiari doppi silenziatori sotto-sella Ducati.
Con i suoi motori bicilindrici ad alte prestazioni, Ducati ha accumulato più esperienza di ogni altro
costruttore: il Bicilindrico a L raffreddato ad aria rimane pertanto un elemento centrale della filosofia
motociclistica della casa bolognese. L’esperienza Ducati, sommata al costante investimento sulla qualità
derivante dalla progettazione, dai materiali avanzati e dalla tecnica ingegneristica, ha consentito di portare a
12.000km l’intervallo di tempo tra una manutenzione e l’altra.
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Categoria:
News
Ducati Motor Holding
Fonte: Ducati Press
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