Casey Stoner

14 Gennaio 2010 0 Di 3Millennium

Casey Stoner è nato in una famiglia profondamente innamorata delle moto e fin da piccolissimo ha dato prova della stessa grande passione. La prima moto che ha guidato, ad appena tre anni, era una Pee Wee 50cc ed apparteneva alla sorella maggiore Kelly, maggiore di quattro anni e già  a sua volta pilota in erba.



Fino a 4 anni si Casey si è limitato a guidare qualsiasi cosa avesse un motore e delle ruote, sui terreni che circondavano la fattoria di famiglia, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. E’ stato il successivo trasferimento nel Queensland, dove era nato, a segnare l’inizio della sua carriera agonistica.



A 4 anni ha corso la sua prima gara di Dirt Track, nella categoria minori di 9 anni, ad Hatchers nella Gold Coast e a 6 ha vinto il suo primo titolo australiano della categoria. Da quel momento la sua vita si è praticamente divisa unicamente tra allenamenti, viaggi e gare: dai 6 ai 14 anni, accompagnato dal padre Colin che gli faceva da meccanico, dalla madre Bronwyn, nella veste di insegnante scolastico e dalla sorella che seguiva la vita nomade della famiglia, ha gareggiato in tutti gli stati australiani.



In questo arco di tempo il giovane pilota down under ha conquistato 41 titoli australiani di Dirt e Long Track e 70 titoli statali, gareggiando in cinque categorie diverse, in competizioni di sette round ciascuna. Questo significa che, ogni fine settimana di gara, Casey guidava cinque moto di cilindrate diverse per un totale di 35 gare a week end. In un’occasione ne ha vinte 32 su 35.



Dato che in Australia non è possibile correre in pista fino a 16 anni, tutta la famiglia Stoner si è trasferita in Inghilterra non appena Casey ha compiuto 14 anni. La scelta di vendere la casa e la terra è stata difficile, ma ne è valsa la pena perchè il promettente talento del giovane australiano ha attratto subito l’attenzione dell’ambiente consentendogli di trovare il supporto economico necessario per affrontare il campionato inglese Aprilia 125cc. Al termine della sua prima stagione, nel 2000 Casey ha vinto il titolo della categoria.



Nello stesso anno ha corso anche due gare dell’ultra-competitivo Campionato Spagnolo 125cc dove è stato notato da Alberto Puig, che lo ha ingaggiato nel team Telefonica Movistar 125cc per disputare il Campionato Spagnolo 125cc dell’anno seguente.



Nel 2001 Casey ha corso sia nella serie inglese sia in quella spagnola e, nonostante non abbia disputato diverse gare a causa della concomitanza tra alcune gare, è arrivato secondo assoluto in entrambi i campionati. Sempre nel 2001 ha corso come wild card nel mondiale 125cc in Inghilterra ed in Australia arrivando rispettivamente 18° e 12° ed ottenendo così un’offerta per correre l’intera stagione mondiale 2002 nel team LCR.



Appena sedicenne, Casey ha corso la sua stagione d’esordio nel mondiale nella classe 250cc dando prova di talento e velocità . Il suo miglior risultato è stato un quinto posto a Brno ma spesso è arrivato tra i migliori dieci.



Nel 2003, sempre nel team diretto da Lucio Cecchinello, ma questa volta nella classe 125cc, è arrivato anche il primo successo iridato, nella gara di Valencia di fine anno, dopo tre secondi posti nel corso della stagione. Alla fine del campionato sarà  ottavo assoluto.



Nel 2004, a 18 anni Casey è passato alla KTM, sempre nella classe 125cc, dove ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del progetto della Casa austriaca, alla quale ha regalato anche la prima vittoria mondiale, nel GP di Assen. Nel mondiale si è classificato quinto assoluto.



Nel 2005 il pilota australiano è tornato nel team LCR per guidare l’Aprilia ufficiale 250cc. Ha lottato per il titolo con Dani Pedrosa salendo sul podio dieci volte, cinque delle quali sul gradino più alto: in Portogallo, a Shanghai, in Qatar, a Sepang e ad Istanbul. Alla fine è arrivato secondo ma la sua è stata una stagione emozionante e bellissima, fatta di duelli serrati, qualche delusione e grandi vittorie.



E’ approdato alla classe regina nel 2006 ad appena vent’anni, sempre vestendo i colori del team LCR di Lucio Cecchinello e dimostrandosi subito velocissimo. Ha realizzato la pole position appena alla sua seconda gara di MotoGP, in Qatar, ed ha lottato per la vittoria fino all’ultima curva, nel GP della Turchia, concluso al secondo posto a 2 decimi dal vincitore Melandri. Qualche errore di troppo ha condizionato la seconda parte della sua stagione, ma Casey, ottavo assoluto nel suo anno d’esordio, ha dimostrato di essersi già  perfettamente inserito tra i top rider della classe regina, della quale è il pilota più giovane in assoluto.



Nella stagione 2007 è diventato pilota ufficiale Ducati vestendo i colori del Ducati Marlboro Team, a fianco dell’esperto Loris Capirossi. Nei test invernali ha lavorato duramente a fianco della sua squadra adattandosi rapidamente alla Desmosedici GP7 e alle gomme Bridgestone. Quando è arrivato il momento di mettere a frutto tanto duro lavoro non ha avuto esitazioni: a Losail in Qatar, ha vinto la prima gara dell’anno e della nuova era della MotoGP 800cc. E’ stato l’inizio di una stagione strepitosa, per lui e per la Casa Italiana, coronata dal titolo mondiale il 23 settembre 2007 nel GP del Giappone, a Motegi, a tre gare dalla fine del campionato. Grazie alle dieci vittorie e ai quattro podi collezionati nell’arco di 18 gare, Stoner è diventato il secondo più giovane pilota della storia a vincere il titolo iridato della classe regina, dopo la leggenda americana Freddie Spencer.



l’anno successivo Stoner comincia la sua difesa del titolo iridato con una brillante vittoria nel primo GP in notturna della storia, in Qatar, ma subito dopo incappa in un periodo di alti e bassi che gli fa perdere terreno in classifica. Stoner non si perde d’animo e continua a lavorare senza sosta con la sua squadra fino a quando, nei test dopo il GP di Barcellona i tecnici Ducati trovano la messa a punto più adatta a sfruttare al meglio il potenziale della GP8. Seguono tre vittorie in successione, in Inghilterra, Olanda e Germania ma, dopo il combattuto podio di Laguna Seca, due cadute a Brno e Misano, ed un problema fisico causato dalla riapertura di una vecchia frattura al polso sinistro, di fatto rendono impossibile la difesa del titolo. Ciononostante il finale in crescendo, con due podi e altre due autorevoli vittorie, in Australia e nel GP di chiusura a Valencia, fanno di Stoner il vice campione del mondo 2008 con il punteggio finale più alto della storia, e della sua Ducati la moto più vittoriosa in assoluto della categoria 800cc con 17 successi su 36 gare. Il giorno dopo il GP di Valencia, e subito prima di sottoporsi all’operazione per la frattura dello scafoide, Casey Stoner ha portato in pista per il primo test invernale a fianco del nuovo compagno di squadra Nicky Hayden, la Desmosedici GP9 dal nuovo telaio in fibra di carbonio, cominciando la preparazione per il Campionato Mondiale 2009.



Il 2009 vede Stoner nuovamente tra i protagonisti per la lotta al titolo della MotoGP, in una stagione che alterna successi e momenti molto difficili. Conquista la vittoria nella prima gara, in notturna in Qatar, dopo il caos della partenza rinviata di 24 ore per la pioggia torrenziale che aveva impedito il regolare svolgimento del GP la domenica. Dopo quel primo successo, ed il suo primo podio a Jerez con la Ducati, Stoner regala alla Casa italiana anche la prima vittoria in assoluto al Mugello. l’australiano sembra avviato a lottare nuovamente per il titolo fino alla fine con Rossi, Lorenzo e Pedrosa, i quattro piloti che nel 2009 dimostrano di avere un passo superiore a tutti, ma un problema fisico lo debilita a tal punto da spingerlo a decidere di fermarsi per tre gare a metà  stagione, saltando i GP di Brno, Indianapolis e Misano. E’ una decisione molto sofferta, che lo elimina automaticamente dalla sfida iridata, ma che gli permette di tornare per il GP del Portogallo, in ottobre, nuovamente in grado di esprimere tutto il suo potenziale in sella alla GP9. Stoner sale sul podio all’Estoril e vince i due GP successivi, in Australia e Malesia. A Valencia è velocissimo ma cade nel warm-up lap della gara e perde la terza posizione in classifica iridata. Finisce quarto assoluto ma consapevole di aver ritrovato velocità  e forma fisica.



DATI PERSONALI


Età : 24 (nato il 16 ottobre 1985 a Southport, Queensland, Australia)

Residenza: Svizzera

Stato civile: sposato con Adriana

Altezza: 1,70m

Peso: 58 kg



CARRIERA SPORTIVA

Moto: Ducati Marlboro Team Desmosedici GP10

Numero di gara: 27

Numero di GP: 127 (66xMotoGP, 31×250, 30×125)

Numero di vittorie GP: 27 (20xMotoGP, 5×250, 2×125)

Prima vittoria GP: Valencia, 2003 (125)

Primo GP: Inghilterra, 2001 (125)

Pole position: 21 (17xMotoGP, 2×250, 2×125)

Prima Pole position: Italia, 2003 (125)

Titoli Mondiali: 1 (MotoGP, 2007)



2010: Pilota Ducati Marlboro Team – Campionato Mondiale MotoGP
Moto: Ducati Desmosedici GP10

2009: 4° nel Campionato del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP9)

2008: 2° nel Campionato del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP8)

2007: Campione del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP7)

2006: 8° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda)

2005: 2° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)

2004: 5° nel Campionato del Mondo 125cc (KTM)

2003: 8° nel Campionato del Mondo 125cc (Aprilia)

2002: 12° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)

2001: 2° nel Campionato Inglese 125 (Honda)
2° nel Campionato Spagnolo 125 (Honda)

2000: Aprilia Challenge UK Champion (Aprilia)

1989 – 1999: vincitore di 41 titoli dirt track e long track Australiano

Fonte: DucatiCorse Press