CAPIROSSI COSTRETTO AL FORFAIT PER IL GRAN PREMIO DEL GIAPPONE
22 Settembre 2011Come sempre nel corso della sua lunga carriera il campione italiano del Pramac Racing Team ci ha provato, ma dopo varie consultazioni mediche Loris ha deciso di seguire i suggerimenti dei medici e salterà il Gran Premio del Giappone in programma tra dieci giorni a Motegi per tornare al meglio della forma per le ultime tre tappe del Mondiale MotoGP 2011 e della sua gloriosa carriera.
Loris Capirossi
Pramac Racing
Ho voluto sperarci fino all’ultimo di poter correre in Giappone, una delle mie piste preferite dove mi sono tolto molte soddisfazioni, ma i dottori sono stati più che chiari. Dopo un primo consulto a Montecarlo, dove mi avevo consigliato un’operazione immediata e tre mesi di stop, che avrebbe voluto il termine della mia carriera, mi sono recato dal Dottor Costa a Imola per capire se lui, abituato a vedere piloti in queste condizioni, avesse delle altre idee. Anche lui, purtroppo, è stato rigido a riguardo e mi ha vivamente sconsigliato di prendere parte alla gara giapponese. La spalla fa male e ci vorranno almeno due settimane di stop completo più una settimana di riabilitazione. Mi spiace davvero tanto, ma penso sia la scelta migliore per poter concludere la mia stagione, e la mia carriera, al meglio nelle ultime gare in Australia, Malesia e Valencia.
Dottor Costa Claudio
Clinica Mobile
Ho visto la caduta di Loris che è stata spettacolare oltre che molto pericolosa. Ha riportato nuovamente la lussazione della clavicola destra che aveva già riportato in olanda. Aver subito un infortunio del genere su dei legamenti già cicatrizzati, e quindi non più totalmente sani, puà essere pericoloso e non ne vale la pena rischiare di correre subito. Basterebbe una sollecitazione forte per far riuscire la clavicola e obbligare Loris all’operazione e di conseguenza la conclusione della sua carriera. La mia valutazione è quella di, anche se con sacrificio, prendere una gara di pausa e tenere il tutore per due settimane per immobilizzare la spalla il più possibile. Dopodiché con una settimana di terapia in acqua potrà scomparire dall’orizzonte la minaccia dell’intervento chirurgico e potrà tornare in pista per le ultime tre gare.
Fonte: Pramac Racing Team Press