Nicky Hayden è cresciuto in una casa di campagna nei dintorni di Owensboro, Kentucky, dove il padre ha cominciato a tracciare piste di dirt track per l’allenamento dei figli fin da quando li ha visti muovere i primi passi.
La sua famiglia era infatti già profondamente appassionata, e coinvolta nell’ambiente del motociclismo agonistico, ben prima che il futuro pilota della MotoGP venisse alla luce. Sia il padre, Thomas Earl, sia la madre, Rose Marie Kamuff, avevano gareggiato nel dirt track, dove Earl aveva ottenuto risultati discreti in competizioni di medio livello e Rose, per ben cinque stagioni, aveva dominato le gare femminili della cosiddetta “Powder Puff” class.
I cinque figli, nell’ordine Tommy, Jennifer, Nicky, Roger e Kathleen hanno imparato a guidare la moto quasi prima di camminare e se le sorelle alla fine hanno scelto altre strade, i tre ragazzi hanno continuato la carriera e sono diventati tutti piloti professionisti di successo. Tommy e Roger Lee gareggiano nel Campionato AMA Superbike mentre Nicky, che nel 2003 ha attraversato l’oceano per debuttare in MotoGP, dal 2009 farà parte del Ducati Marlboro Team a fianco di Casey Stoner.
Hayden ha dunque iniziato la sua carriera sportiva nel dirt track debuttando, a quattro anni, sull’ovale del Paducah International Raceway. Da quel momento ha corso regolarmente nella categoria passando quasi ogni fine settimana in viaggio con la famiglia sulle piste di tutto il Midwest degli Stati Uniti.
Anche se a poco a poco la sua passione si è spostata verso l’asfalto, sia Nicky sia i fratelli hanno sempre mantenuto un forte legame con il mondo del dirt track, dove hanno anche ottenuto risultati di rilievo. Tra tutti lo storico successo nel TT di Springfield nel 2002 dove, dopo essersi qualificati in prima fila, hanno conquistato tutti e tre i gradini del podio: Nicky, Tommy e Roger Lee nell’ordine, una cosa mai successa prima in una grande classica del Dirt Track AMA professionistico. Nicky a quel tempo era già anche uno dei maggiori talenti dell’AMA Superbike e stava addirittura lottando per il titolo, che avrebbe vinto di lì a pochi mesi.
Aveva cominciato con le minibike a undici anni passando gradualmente dallo sterrato alla pista. E’ diventato pilota professionista a sedici, nelle fila della Honda America e l’anno successivo, nel 1998, ha disputato la sua prima stagione completa classificandosi quarto assoluto sia nel campionato AMA 750 Supersport sia nella 600 Supersport. Nel 1999, a diciotto anni, è diventato il più giovane Campione AMA 600 Supersport della storia, giocandosi il titolo con il fratello Tommy. Nello stesso anno ha gareggiato in 12 delle 18 Grand National di dirt track, conquistando il titolo di Rookie of the Year della serie. Nel 2000, sempre con la Honda, è passato alla categoria AMA Superbike chiudendo la stagione secondo assoluto, a soli cinque punti da Mat Mladin. Nel 2001 è arrivato terzo mentre nel 2002, oltre a vincere la prestigiosa 200 miglia di Daytona, a 21 anni e due settimane è diventato il più giovane Campione AMA Superbike della storia.
Il 2003 ha segnato una svolta fondamentale nella carriera di Hayden. Conteso da Honda e Yamaha per la MotoGP, il giovane americano ha scelto di rimanere con la Casa dell’ala dorata entrando a fare parte del team ufficiale a fianco del Campione del Mondo Valentino Rossi. Catapultato in un ambiente completamente nuovo, e molto diverso da tutto ciò a cui era abituato, ha saputo farsi apprezzare fin da subito per il carattere disponibile, sempre pronto al sorriso, e lo stile aggressivo e spettacolare in pista. Nel suo anno d’esordio ha ottenuto due podi, nel GP d’Australia e in quello del Pacifico a Motegi, chiudendo la stagione al quinto posto come Rookie of the Year.
Il 2004 si è rivelato un anno più difficile del precedente, con molti risultati altalenanti e complicato ulteriormente da una frattura alla clavicola rimediata in un allenamento di Supermotard. Ha chiuso il campionato in ottava posizione nonostante i due podi di Rio e del Sachsenring.
La stagione 2005 è stata invece molto positiva per il giovane americano, con il ritiro nella prima gara seguito da una serie di risultati in crescendo e culminati nella prima vittoria in MotoGP nel Gran Premio di casa, a Laguna Seca. Altri cinque podi, in Germania, Qatar, Australia, Turchia e Valencia, gli hanno permesso di chiudere il campionato al terzo posto.
Il 2006 è stato l’anno della sua consacrazione definitiva in MotoGP. Hayden ha iniziato benissimo la stagione con sette podi nelle prime otto gare, compresa la vittoria nel GP d’Olanda, che lo ha portato quasi subito al comando della classifica iridata. Una leadership consolidata da un secondo successo, a Laguna Seca, grazie al quale ha chiuso la prima parte della stagione con un vantaggio di 34 punti sul compagno di squadra, Daniel Pedrosa, e 51 su Valentino Rossi. Tuttavia, alla ripresa del campionato dopo la pausa estiva, per l’americano è iniziato un periodo sfortunato che lo ha visto perdere progressivamente terreno sugli inseguitori fino alla caduta, in seguito ad una collisione con il compagno di squadra, nel GP dell’Estoril. Lo sfortunato episodio ha fatto sì che Valentino Rossi arrivasse all’ultimo appuntamento stagionale con otto punti di vantaggio: cosa che comunque non ha impedito ad Hayden di presentarsi a Valencia carico e pronto a giocarsi tutte le sue carte. Il 29 ottobre 2006, conquistando il terzo gradino del podio dopo la caduta del pilota italiano nelle fasi iniziali della gara, l’americano si è laureato Campione del Mondo della MotoGP.
Il 2007 ha segnato il passaggio dalle 990cc alle 800cc e Hayden non si è trovato immediatamente a suo agio con la nuova moto. Nonostante l’enorme impegno profuso per sviluppare la RC212V, non è riuscito ad entrare nel vivo della lotta per il mondiale per difendere il titolo. Il grande lavoro portato avanti durante tutto l’anno gli ha però consentito di salire sul podio in Germania, Olanda e Repubblica Ceca. Il campionato si è concluso con Hayden in ottava posizione.
Il 2008 di Hayden è stato altrettanto altalenante, soprattutto ad inizio stagione quando, nonostante vari risultati nei top five, non è riuscito a salire sul podio. Un infortunio al piede rimediato in una gara di Supermoto durante gli XGames di Los Angeles, in agosto, ha complicato le cose e lo ha costretto a saltare il GP della Repubblica Ceca e quello di San Marino. Ma capace come sempre di dare il massimo nei momenti più difficili, il pilota americano è tornato alla grande proprio nel secondo GP di casa, a Indianapolis, dove, in condizioni climatiche proibitive e ancora lontano dal top della forma, è arrivato secondo alle spalle di Valentino Rossi. Un altro podio a Phillip Island e una serie di risultati positivi fino a fine stagione, gli hanno permesso di risalire in classifica e chiudere al sesto posto.
PILLOLE
La tua virtù preferita: la mia fede
La qualità che preferisci nelle persone: la passione
Il tuo peggior difetto: non riuscire a lasciar perdere quando ormai vedi che il risultato non arriva più
La tua occupazione preferita: andare in moto
La tua idea di felicità: un buon team, una buona moto, una bella famiglia, bei risultati, bei momenti
La tua musica preferita: hip hop; rap
Il tuo animale preferito: le anatre
Il tuo personaggio preferito al cinema: Zack Morris, Cat Women
Il tuo “altro” sport preferito: basket; ciclismo
Hobby nel tempo libero: stare con gli amici e la famiglia a casa, in Kentucky
Il tuo idolo nella vita reale: Lance Armstrong, Kenny Roberts, Troy Bayliss
Il momento che preferisci della giornata: l’ora della gara
Il tuo posto preferito al mondo: il podio
Cibo e bevanda favorita: la cucina di mia madre
I nomi preferiti (maschio e femmina): Rose ed Earl, quelli dei miei genitori
Cosa detesti maggiormente: non ottenere i risultati di cui sono capace
Cosa puoi perdonare: una manovra oltre il limite
Il tuo motto: mai, mai mollare
DATI PERSONALI
Età: 27 (nato il 30 luglio 1981 a Owensboro, Kentucky, USA)
Residenza: Owensboro, USA
Moto: Ducati Marlboro Team Desmosedici GP9
Numero GP: 99 (99xMotoGP)
Primo GP: GP del Giappone, 2003 (MotoGP)
Numero di vittorie: 3 (3xMotoGP)
Prima vittoria GP: GP degli USA, 2005 (MotoGP)
Pole position: 5 (5xMotoGP)
Prima Pole: GP degli USA, 2005 (MotoGP)
Titoli Mondiali: 1 (MotoGP, 2006)
CARRIERA SPORTIVA
2009: Pilota Ducati Marlboro Team – Campionato Mondiale MotoGP
Moto: Ducati Desmosedici GP9 2008: 6° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda) 2007: 8° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda) 2006: Campione del Mondo MotoGP (Honda) 2005: 3° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda) 2004: 8° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda) 2003: 5° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda) 2002: Campione AMA Superbike (Honda); Vincitore della 200 Miglia di Daytona (Honda) 2001: 3° nel Campionato AMA Superbike (Honda) 2000: 2° nel Campionato AMA Superbike (Honda); 4° nel Campionato AMA 600 Supersport (Honda) 1999: Campione AMA 600 Supersport (Honda); 2° nel Campionato AMA Formula Xtreme (Honda) 1998: 4° nel Campionato AMA 750 Supersport (Honda); 4° nel Campionato AMA 600 Supersport (Honda) 1997: Vincitore del Horizon Dirt Track Award (Honda) 1992: Prima gara in minibike su pista 1985: Prima gara in minibike Dirt track
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