STONER E MELANDRI, GARA DURA MA GRANDE DETERMINAZIONE
Non è stato facile il Gran Premio di Spagna per i due piloti del Ducati Marlboro Team che, tuttavia, hanno dato prova di carattere e determinazione nel cercare ad ogni costo il miglior risultato possibile.
Per Casey Stoner, mai perfettamente a suo agio con il set up della sua GP8 durante il week-end, la voglia di dare comunque il massimo, e un po' di sfortuna, lo hanno tradito due volte. Dopo un'ottima partenza, che al termine del primo giro lo aveva portato in terza posizione dalla settima sullo schieramento, il campione del mondo è finito sulla via di fuga ritrovandosi ultimo con un ampio distacco, al terzo passaggio.
Una rimonta decisa lo ha portato, al ventiduesimo giro, a ridosso del gruppetto che lottava per il quinto posto ma un contatto con Nakano durante il sorpasso lo ha rispedito nella via di fuga, da dove è rientrato ancora undicesimo ma troppo lontano per poter pensare ad un ulteriore recupero.
Marco Melandri, come in Qatar, ha vissuto in gara il momento migliore del fine settimana, riuscendo a girare su un buon ritmo soprattutto negli ultimi giri del Gran Premio.
CASEY STONER (Ducati Marlboro Team) 11°
"Oggi non era la mia giornata, anzi probabilmente tutto il fine settimana non lo è stato. Qui non siamo mai riusciti a trovare un set up adatto a sfruttare il nostro potenziale. Normalmente la frenata è uno dei punti forti della nostra moto ma qui non c'è stato verso di trovare il feeling con l'anteriore. La prima uscita di pista, nonostante non stessi tirando al limite, è avvenuta proprio perché in quel punto non sono riuscito a frenare, e la cosa mi ha colto di sorpresa perché non ho fatto nulla di diverso dal solito. Dopo ho dovuto spingere molto per recuperare e quando ho raggiunto il gruppo davanti ero ragionevolmente soddisfatto. Invece nel momento in cui stavo superando Nakano lui ha lasciato i freni e, cambiando traiettoria, mi ha toccato la ruota anteriore ed io non ho potuto fare altro che andare fuori. Credo che avrei potuto fare un quinto posto che, in fondo, mi avrebbe soddisfatto, invece è finita decisamente peggio. Le gomme non erano perfette ma non andavano assolutamente male, non posso imputare solo a loro questo risultato. Non sono contento ma non è la fine del mondo, ci saranno altre piste e altre gare, a cominciare dal Portogallo dove l'anno scorso siamo stati veloci e abbiamo fatto il podio nonostante avessimo avuto qualche problema, e dove quest'anno cercheremo di tornare a lottare per la vittoria".
MARCO MELANDRI (Ducati Marlboro Team) 12°
"Anche oggi, come in Qatar nella seconda metà della gara sono riuscito a guidare meglio, quando la moto è migliorata molto in frenata, in entrata ed in percorrenza di curva. Purtroppo però non avevo grip dietro e questo mi faceva perdere tantissimo in accelerazione, appena toccavo il gas. Questo è il mio problema principale ed è qui che dobbiamo migliorare. Sapevamo comunque che qui sarebbe stato difficile, questa pista è un po' il tallone d'Achille della Ducati, con la 800 almeno, perché con la mille hanno vinto. In ogni caso dobbiamo lavorare e dobbiamo crescere soprattutto per migliorare l'aderenza dietro".
LIVIO SUPPO (Ducati MotoGP Project Leader)
"E' stata una giornata piuttosto sfortunata per Casey che con la prima uscita di pista ha condizionato tutta la sua gara. Quando è rientrato ha girato molto veloce ed ha fatto una grande rimonta. Il contatto con Nakano gli ha tolto la possibilità di provare a riagguantare il quinto posto, un risultato comunque alla sua portata in una pista decisamente non favorevole al nostro "pacchetto". E' stato un vero peccato ma è solo la seconda gara e ci può stare. Ha dimostrato comunque di essere un combattente, uno che non molla mai. Marco, come in Qatar, nella seconda metà della gara ha girato su tempi simili a quelli del secondo gruppo, quindi dobbiamo capire perché fatica così tanto all'inizio e in prova. Domani abbiamo un giorno di test e lavoreremo per cercare di aiutarlo e per risolvere le difficoltà che abbiamo incontrato su questa pista".
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