STONER CAPITALIZZA IL MASSIMO IN UNA GARA PAZZESCA, HAYDEN MIGLIORA
Le condizioni meteo assolutamente imprevedibili hanno reso il GP di Francia ancora più insidioso delle prime due gare della stagione che già erano state molto influenzate dal meteo. Casey Stoner ne è uscito con un quinto posto che non lo ha soddisfatto assolutamente perché convinto che senza qualche problema di troppo avrebbe potuto lottare per il podio.
Nonostante fosse scattato subito molto bene al via infatti, l’australiano, alle prese con un set up da bagnato con cui non si è trovato a suo agio, è scivolato progressivamente dalla seconda alla settima posizione in tre giri. Risalito fino alla terza prima del cambio moto, si è trovato in difficoltà fino a quando non ha rallentato vistosamente per cambiare la regolazione dell’ammortizzatore di sterzo. Da quel momento ha potuto guidare come sempre, ha recuperato la quinta posizione persa da Vermeulen, ed ha ottenuto 11 punti preziosissimi che lo portano ad una sola lunghezza dall’attuale leader del mondiale, Jorge Lorenzo (66), a pari punti con Valentino Rossi (65). Considerando che Daniel Pedrosa insegue a 57, il campionato, dopo quattro gare, è più aperto che mai.
Un bilancio positivo merita anche il fine settimana di Nicky Hayden che a sua volta non avrebbe potuto avere a disposizione un GP meno adatto a cominciare il lavoro con il nuovo capotecnico e che, non solo ha comunque dimostrato progressi durante le prove, ma ha anche disputato una buona gara. Quarto prima del cambio, era in lotta per l’ottavo posto con la moto in assetto di asciutto quando Kallio, cadendo, lo ha involontariamente colpito, facendogli perdere diverse posizioni e danneggiando lievemente la sua moto. L’americano ha quindi chiuso in dodicesima posizione che non rispecchia fedelmente i progressi fatti.
CASEY STONER (Ducati Marlboro Team) 5° “Sono piuttosto deluso dal risultato di oggi perché penso che non abbiamo assolutamente dimostrato il nostro potenziale. Nella prima parte di gara abbiamo sofferto un set up da bagnato ben lontano dall’essere perfetto, perché non avevo assolutamente trazione sul posteriore. Giro dopo giro la situazione non è migliorata ed ho continuato a perdere tempo terreno ma sono rimasto fuori perché non ritenevo che le condizioni fossero ancora adatte alle slick. Poi, quando sono passato alla seconda moto ho avuto problemi con l’ammortizzatore di sterzo fino a quando in rettilineo ho dovuto togliere la mano dal gas per metterlo a posto. Le cose sono andate subito meglio, sono tornato a sentirmi a mio agio sulla moto ed ho potuto guidare come al solito. Credo che senza questo problema avrei potuto lottare per il podio però ormai è andata così. Sono cose che a volte succedono, dobbiamo solo sperare che non si ripetano. Non vedo l’ora di andare al Mugello, una delle mie piste preferite, dove ho ottenuto dei buoni risultati e dove spero che il nostro pacchetto, che comunque è meglio dell’anno scorso, possa permetterci di tornare davanti”.
NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 12°
“Le condizioni oggi erano insidiose ma non sempre le gare vanno come pianificato. In realtà è stato anche divertente prendere delle decisioni dell’ultimo minuto sulle gomme e tutto il resto sullo schieramento di partenza, con la pista ancora bagnata ma il sole che cominciava ad affacciarsi. Ho fatto una buona partenza e anche se ho guidato poche volte questa moto sul bagnato le mie sensazioni erano piuttosto buone e sono stato in grado di guadagnare qualche posizione. Poi sono rientrato ai box per il cambio moto ma la temperatura della pista era così bassa che non è stato facile far andare in temperatura le gomme, soprattutto la parte sinistra, adesso che non abbiamo più a disposizione la doppia mescola. Ero ottavo quando Kallio è caduto e la sua moto mi ha toccato. Sono stato fortunato a non cadere perché l’impatto è stato forte, si può vedere un bel segno lasciato dalla gomma sulla carena, ma sono uscito di pista. Mi è costato diverse posizioni e mi ha anche danneggiato un cablaggio della velocità della ruota anteriore il che non è stato particolarmente grave perché ce ne sono due, ma il tutto non ha aiutato. Alla fine il risultato non è grandioso ma è stato un fine settimana in cui ho potuto lavorare molto con Juan per la prima volta. Abbiamo cominciato a conoscerci e adesso speriamo di costruire su questa base”.
LIVIO SUPPO – Direttore del Progetto Ducati MotoGP “Sfortunatamente non c’è stato il tempo per provare un set up da bagnato nelle prove quindi, come per tutti, oggi la gara è stata una sorta di scommessa. Proprio per questo sia Casey, che di solito è velocissimo sul bagnato, non ha invece potuto dimostrare il suo potenziale. Le cose sono andate meglio sull’asciutto tanto che ha fatto segnare il secondo miglior tempo. E’ stato davvero un peccato ma dobbiamo comunque pensare in positivo considerando che l’anno scorso abbiamo lasciato Le Mans staccati di 41 punti dalla vetta della classifica ed invece oggi il gap è di un solo punto. La gara di Nicky è stata complicata da un contatto con Mika Kallio, ma ha guidato bene e nel fine settimana ha fatto progressi constanti. Non vediamo l’ora che arrivi la prossima gara che affronteremo con grande ottimismo”.
Podio GP Le Mans 2009
1° Jorge Lorenzo (Yamaha), 2° Marco Melandri (Kawasaki), 3° Dani Pedrosa (Honda)
Circuit Record: Valentino Rossi (Yamaha - 2008), 1’34.215 - 159.910 Km/h 2009 Pole: Dani Pedrosa (Honda), 1’33.974 – 160.320 Km/h Best Pole: Dani Pedrosa (Honda - 2008), 1’32.647 - 162.617 Km/h
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